Si parla di menopausa quando nella donna terminano definitivamente il ciclo mestruale e l’attività ovulatoria, finendo il periodo di fertilità. La menopausa è divisa in tre fasi:
1) premenopausa, quando i cicli mestruali iniziano a essere irregolari;
2) perimenopausa: il periodo appena precedente la menopausa e che si conclude dopo una anno dalla menopausa, caratterizzato da cambiamenti nel ciclo mestruale;
3) postmenopausa: il periodo che inizia ad almeno un anno dall’ultimo ciclo mestruale.
Durante queste tre fasi, il corpo della donna inizia dei cambiamenti importanti che possono essere assimilabili ai cambiamenti della fase puberale. Le principali modificazioni sono a livello ormonale, nell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, che “dirigono” sia i cambiamenti del corpo sia quelli psicologici. I primi sintomi fisici che si evidenziano sono: le vampate di calore, irregolarità mestruali, tendenza a prendere peso in parti diverse del corpo (parte addominale) e insonnia. I cambiamenti psicologici possono essere diversi da persona a persona e derivano da diverse variabili che possono essere sociali, culturali e di investimento di sé. Vengono descritti: ansia, tendenza all’abbassamento del tono dell’umore e irritabilità. La menopausa, quindi, può essere vissuta in modi completamente diversi e personali: alcune donne riferiscono una liberazione del ciclo mestruale e di aver trovato un nuovo stile di vita, più consapevole e di sentirsi più libere anche nell’espressione dei desideri sessuali, non avendo più il timore di incorrere in una gravidanza indesiderata. Altre donne, invece, raccontano questo evento come un periodo luttuoso e di perdita.
Iniziamo a guardare questo periodo femminile attraverso un grandangolo. Tendenzialmente la donna inizia il suo cambiamento pre-menopausale intorno ai 50 anni, quando i figli iniziano a essere sempre più indipendenti e si preparano allo svincolo dalla famiglia d’origine; contemporaneamente, i propri genitori hanno un’età in cui necessitano di sempre maggiore accudimento perché non sono più autonomi oppure, può succedere, che siano già morti. La donna, quindi, si trova all’interno di un mondo personale completamente mutato e da avere più ruoli contemporaneamente (madre, moglie, figlia, lavoratrice, ecc.) ad averne, dal suo punto di vista, più nessuno o pochi.
È come se, a poco a poco, la sua corazza si facesse sempre più sottile. È importante che quando la donna ha la sensazione di “sentirsi persa”, inizi a cercare dentro se stessa le risposte e non aspettare che gli altri (partner, figli, ecc.) gliele diano. Questo può essere fatto attraverso varie modalità: iniziare un percorso di psicoterapia, dedicarsi agli interessi che non ha potuto coltivare in precedenza perché troppo occupata a occuparsi degli altri, oppure trovarne nuovi, ecc. Prendersi cura di sé, in poche parole.
Molto spesso la menopausa porta a questi disagi psicologici non solo a causa della naturale tempesta ormonale, ma anche perché è uno dei pochi periodi in cui la donna è veramente consapevole di ciò che sta attraversando. La menopausa è paragonabile alla pubertà, in quanto porta con sé cambiamenti fisici e psicologici importanti ma ne è anche completamente diversa proprio perché la donna è più consapevole di sé. Immaginiamo un albero che, anziché curarlo perché dia i suoi frutti, lo si curi per il suo benessere totale.